giovedì 11 settembre 2014

Tutti al Circo

Eh, lo so, siete tutti lì in trepidante attesa del più grande spettacolo dopo lo Tsunami tour - e certo si potrebbe notare che la scelta dei nomi, a volte, non porta benissimo, visto che lo Tsunami, alle europee, è ricaduto su chi lo aveva predicato, ma non stiamo qui a sottilizzare. L'evento è alle porte, e si annuncia epocale.
Certo, averlo definito di partito, con un lapsus involontario quanto significativo per chi si picca di essere un movimento e non quella cosa sporca, brutta e corrotta a prescindere che è universalmente nota come partito politico, non depone bene, però si può capire che l'entusiasmo organizzativo e, soprattutto, promozionale, abbia preso la mano al Guru della controinformazione, spingendolo involontariamente a rifugiarsi in un linguaggio buono per qualunque collaudatissima festa dell'Unità, ma sono i contenuti, perbacco, a contare davvero.
Quindi, ad esempio, la presenza annunciata di "quasi tutti i comuni" - e gli assenti, che problemi hanno, a tenerli lontani dall'imperdibile kermesse?! -  dove i Cinquestelle sono entrati, prova provata, sostiene sempre il Guru, che loro stanno marciando a "velocità elevata" alla conquista del Paese. E certo, si potrebbe fargli notare che tra eleggere un semplice consigliere comunale ed un sindaco, corre una non lieve differenza, e quanto alla velocità, poi, se gli oltre tre mesi occorsi a Nogarin per mettere insieme uno straccio di giunta a Livorno, con gli assessori nominati e dismessi nel giro di ventiquattro ore per obbedire ai diktat dei meet up, costituiscono un esempio, abbiamo visto bradipi muoversi molto più velocemente. Ma, di nuovo, non si può pretendere di frenare l'enfasi propagandistica con la noiosa realtà dei fatti - e che ci azzecca, avrebbe detto qualcuno di non felicissima memoria?!  
Quello che invece colpisce, e parecchio anche, da parte di chi ce la mena ormai da anni con la solfa della politica ridotta a spettacolino grazie all'informazione corrotta e complice, è il ricorso in dosi massicce alla spettacolarizzazione dell'evento, spinta alle stelle magnificando l'installazione di un palco futuristico da far morire di rabbia i Rolling Stones, noto gruppo di giovani promesse di belle speranze scelto come paradigma di modernità dal Profeta del futuro prossimo e sventuro. A dimostrazione che lo spettacolo è indegno se lo fanno gli altri, mentre è nobile e per di più innovativo quando viene usato per promettere alla gente panem et circenses.
Dunque, tutti al Circo Massimo - chè quello di Moira, purtroppo, era già tutto prenotato da tempo.

ChiBo

Nessun commento:

Posta un commento